Con l’uscita del loro ultimo singolo di successo, “One”, gli ASTRO continunoa a diventare sempre più famosi. Naturalmente, insieme a tutti gli alti dell’essere un idol, ci sono anche molti bassi. In una nuova intervista con KPOP IDOL OLYMPIC su YouTube, Rocky degli ASTRO ha raccontato il momento più difficile della sua carriera.
Rocky è entrato Fantagio Entertainment in giovane età. Dopo aver interpretato un ruolo nello spettacolo teatrale Billy Elliot the Musical ,la star degli ASTRO si è trovato a fare un’audizione per un’agenzia K-Pop. Nel 2012, diventato un tirocinante idol a soli 11 anni. Come tale, Rocky ha avuto un’infanzia molto non convenzionale.
“Il momento più buio“, ha condiviso, ” È stato quando ho capito, che mi mancavano le capacità di socializzare’.
Dal momento in cui ha iniziato a provare per Billy Elliot the Musical all’età di 10 anni al suo debutto come sedicenne, Rocky ha trascorso la sua giovinezza imparando come esibirsi piuttosto che socializzare con i suoi coetanei nel parco giochi.
Come tale, Rocky dice che non sapeva come fare amicizia. In effetti, non pensava nemmeno a cosa avrebbero pensato gli altri di lui. “Ero solo un tirocinante e mi concentravo solo su come migliorare”, ha rivelato.
Per fortuna, il momento buio di Rocky non è durato per sempre. Dopo aver debuttato con gli ASTRO, Rocky dice di aver imparato molto su come vivere in armonia con gli altri. “Ho imparato ad ascoltare gli altri e a guardarmi intorno… e amarsi “, ha spiegato, rivelando che in questi giorni cerca di vivere una vita più semplice di quella che ha fatto come tirocinante.
Molti ragazzi, con l’aumento di popolarità del kpop, sognano di diventare idol, affascinati da un mondo all’apparenza si troppo scintillante e perfetto. Il bel racconto di Rocky ci fa capire ancora una volta quanto non sia così che, come in tutti i percorsi che si vogliono intraprendere ci sono delle difficoltà e dei lati oscuri. Il fatto che durante il suo periodo di trainer vivesse in maniera alenante ed alienato tanto da non sapere come rapportarsi con le altre persone e coetani ci fa sicuramente intendere quanto il periodo di formazione di questi ragazzi sia così impegnativo e totalizzante da cancellare se non limitare un periodo importante come l’adolescenza.
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